Wubi è un installer di Ubuntu ufficiale per gli utenti Windows.
Grazie a questo software libero è infatti possibile installare la distribuzione GNU/Linux Ubuntu da Windows come se fosse una qualsiasi applicazione.
Per un utente che si avvicina a Linux la prima volta le modalità con cui installare un sistema possono essere poco chiare. Un dubbio abbastanza comune riguarda la scelta di installare in multiboot, ovvero con la possibilità di scegliere il sistema operativo da avviare al momento del boot di sistema, oppure l'opportunità di dedicare un pc esclusivamente a Linux.
Il più delle volte gli utenti poco esperti preferiscono sacrificare un pc, magari il vecchio desktop, ed effettuare i propri esperimenti su tale macchina. La preoccupazione comune nel realizzare un sistema multiboot è condivisibile, infatti, qualora qualche operazione di configurazione non dovesse andare a buon fine si potrebbe correre qualche rischio. Nel migliore dei casi si perderebbe qualche ora, magari di sonno, cercando informazioni online sulle modalità di ripristino del bootloader; in condizioni peggiori, a fronte di errori gravi dell'utente stesso, si potrebbero anche perdere dei dati per un'erronea configurazione delle partizioni.
Wubi non modifica il sistema e non crea partizioni per ospitare il nuovo sistema operativo. Difatti tutto si basa su un disco virtuale creato all'interno dello stesso file system di Windows. Il resto dell'hardware non è emulato come in una virtual machine e questo permette ad esempio di poter usufruire di accelerazione 3D.
L'unica modifica apportata al sistema è un aggiornamento del bootloader in modo che all'avvio del PC l'utente possa scegliere se avviare Windows oppure Ubuntu; in pratica al bootloader originale fornito da Windows viene ad affiancarsi Grub come bootloader secondario.
L'installazione che si ottiene è un set-up di dual boot identico a quello di una installazione di Ubuntu da CD, con possibilità di salvare i cambiamenti, accedere ad i files di Windows, installare nuovo software ed aggiornare il sistema operativo.
La rimozione del sistema operativo è anch'essa facilitata, infatti avviene tramite il pannello di Installazione Applicazioni di Microsoft Windows come se fosse una normale applicazione.
Il programma è nato come un progetto indipendente guidato da Agostino Russo. La prima versione è stata la 7.04; successivamente Wubi è stato incorporato in Ubuntu 8.04 diventando un installer ufficiale di Ubuntu.
I programmatori stanno lavorando ad un programma che permetta agli utenti di spostare una installazione di Wubi da disco virtuale ad una partizione dedicata.
Vantaggi
* Wubi non richiede di masterizzare un CD. Wubi scarica automaticamente l'ISO file necessario. Tuttavia se un CD è disponibile, verrà rilevato automaticamente in fase di installazione.
* Wubi non modifica le partizioni del computer, non sostituisce il bootloader e non sovrascrive il MBR.
* Wubi può essere disinstallato come un normale applicativo dal pannello di controllo di Windows.
* A differenza del live CD, il file system è accessibile in lettura e scrittura, quindi è possibile salvare i cambiamenti. Inoltre, utilizzando il disco rigido invece del CD, le operazioni di lettura risultano velocizzate.
Rispetto a una macchina virtuale
Ci sono dei vantaggi anche rispetto all'utilizzo di una virtual machine, in quanto vi è pieno accesso a tutto l'hardware, quindi le prestazioni sono migliori ed è anche possibile usufruire del desktop 3D di Ubuntu, Compiz.
Limitazioni
* L'attuale implementazione, benché estremamente comoda per un novizio, riduce leggermente le prestazioni di I/O e non permette di ibernare il PC. In particolare, poiché il disco virtuale risiede all'interno del file system di Windows, qualora quest'ultimo fosse eccessivamente frammentato le performance di Ubuntu ne risentirebbero.
* Inoltre non è al momento disponibile in Linux un programma per effettuare la riparazione di NTFS. Qualora NTFS dovesse diventare corrotto (cosa che può capitare in seguito ad una perdita improvvisa dell'alimentazione), diventa necessario riavviare Windows ed utilizzare chkdsk prima di poter avviare nuovamente Ubuntu.
* I programmi che permettono di allargare il disco virtuale o di migrare Wubi su partizione dedicata sono ancora in fase sperimentale.
Rispetto a una macchina virtuale
Gli svantaggi di Wubi rispetto ad un VM (macchina virtuale) sono:
* Un VM può essere avviato all'interno di Windows mentre con Wubi si ottiene un menu di avvio in modalità dual boot (simile a quello di una installazione da CD), per cui è necessario riavviare il computer per poter selezionare il sistema operativo.
* Un VM utilizza un hardware emulato che non presenta problemi di drivers, mentre Wubi utilizza l'hardware fisico, che è un metodo molto più efficiente ma che, per funzionare, ha bisogno che l'hardware stesso sia ben supportato da Ubuntu/Linux (il problema non è specifico di Wubi).
Avviando Ubuntu si dovrà effettuare il login con le credenziali scelte in Wubi e, successivamente, si potrà utilizzare il sistema o procedere a una configurazione personalizzata. L'installazione di default provvede già a montare le partizioni Microsoft Windows e tali risorse saranno accessibili direttamente dal desktop.
Per meglio comprendere alcune caratteristiche di Wubi e di questa particolare modalità di installazione è necessario avviare il pc scegliendo il sistema operativo Microsoft. Dal file browser si potrà accedere alla cartella Ubuntu verificandone il contenuto. Come era immaginabile, non sarà possibile accedere ai singoli file creati in ambiente linux, infatti, tali elementi sono contenuti del "file disk".
Ultima versione stabile rilasciata: 9.10 (Ottobre 2009).
Grazie a questo software libero è infatti possibile installare la distribuzione GNU/Linux Ubuntu da Windows come se fosse una qualsiasi applicazione.
Per un utente che si avvicina a Linux la prima volta le modalità con cui installare un sistema possono essere poco chiare. Un dubbio abbastanza comune riguarda la scelta di installare in multiboot, ovvero con la possibilità di scegliere il sistema operativo da avviare al momento del boot di sistema, oppure l'opportunità di dedicare un pc esclusivamente a Linux.
Il più delle volte gli utenti poco esperti preferiscono sacrificare un pc, magari il vecchio desktop, ed effettuare i propri esperimenti su tale macchina. La preoccupazione comune nel realizzare un sistema multiboot è condivisibile, infatti, qualora qualche operazione di configurazione non dovesse andare a buon fine si potrebbe correre qualche rischio. Nel migliore dei casi si perderebbe qualche ora, magari di sonno, cercando informazioni online sulle modalità di ripristino del bootloader; in condizioni peggiori, a fronte di errori gravi dell'utente stesso, si potrebbero anche perdere dei dati per un'erronea configurazione delle partizioni.
Wubi non modifica il sistema e non crea partizioni per ospitare il nuovo sistema operativo. Difatti tutto si basa su un disco virtuale creato all'interno dello stesso file system di Windows. Il resto dell'hardware non è emulato come in una virtual machine e questo permette ad esempio di poter usufruire di accelerazione 3D.
L'unica modifica apportata al sistema è un aggiornamento del bootloader in modo che all'avvio del PC l'utente possa scegliere se avviare Windows oppure Ubuntu; in pratica al bootloader originale fornito da Windows viene ad affiancarsi Grub come bootloader secondario.
L'installazione che si ottiene è un set-up di dual boot identico a quello di una installazione di Ubuntu da CD, con possibilità di salvare i cambiamenti, accedere ad i files di Windows, installare nuovo software ed aggiornare il sistema operativo.
La rimozione del sistema operativo è anch'essa facilitata, infatti avviene tramite il pannello di Installazione Applicazioni di Microsoft Windows come se fosse una normale applicazione.
Il programma è nato come un progetto indipendente guidato da Agostino Russo. La prima versione è stata la 7.04; successivamente Wubi è stato incorporato in Ubuntu 8.04 diventando un installer ufficiale di Ubuntu.
I programmatori stanno lavorando ad un programma che permetta agli utenti di spostare una installazione di Wubi da disco virtuale ad una partizione dedicata.
Vantaggi
* Wubi non richiede di masterizzare un CD. Wubi scarica automaticamente l'ISO file necessario. Tuttavia se un CD è disponibile, verrà rilevato automaticamente in fase di installazione.
* Wubi non modifica le partizioni del computer, non sostituisce il bootloader e non sovrascrive il MBR.
* Wubi può essere disinstallato come un normale applicativo dal pannello di controllo di Windows.
* A differenza del live CD, il file system è accessibile in lettura e scrittura, quindi è possibile salvare i cambiamenti. Inoltre, utilizzando il disco rigido invece del CD, le operazioni di lettura risultano velocizzate.
Rispetto a una macchina virtuale
Ci sono dei vantaggi anche rispetto all'utilizzo di una virtual machine, in quanto vi è pieno accesso a tutto l'hardware, quindi le prestazioni sono migliori ed è anche possibile usufruire del desktop 3D di Ubuntu, Compiz.
Limitazioni
* L'attuale implementazione, benché estremamente comoda per un novizio, riduce leggermente le prestazioni di I/O e non permette di ibernare il PC. In particolare, poiché il disco virtuale risiede all'interno del file system di Windows, qualora quest'ultimo fosse eccessivamente frammentato le performance di Ubuntu ne risentirebbero.
* Inoltre non è al momento disponibile in Linux un programma per effettuare la riparazione di NTFS. Qualora NTFS dovesse diventare corrotto (cosa che può capitare in seguito ad una perdita improvvisa dell'alimentazione), diventa necessario riavviare Windows ed utilizzare chkdsk prima di poter avviare nuovamente Ubuntu.
* I programmi che permettono di allargare il disco virtuale o di migrare Wubi su partizione dedicata sono ancora in fase sperimentale.
Rispetto a una macchina virtuale
Gli svantaggi di Wubi rispetto ad un VM (macchina virtuale) sono:
* Un VM può essere avviato all'interno di Windows mentre con Wubi si ottiene un menu di avvio in modalità dual boot (simile a quello di una installazione da CD), per cui è necessario riavviare il computer per poter selezionare il sistema operativo.
* Un VM utilizza un hardware emulato che non presenta problemi di drivers, mentre Wubi utilizza l'hardware fisico, che è un metodo molto più efficiente ma che, per funzionare, ha bisogno che l'hardware stesso sia ben supportato da Ubuntu/Linux (il problema non è specifico di Wubi).
Avviando Ubuntu si dovrà effettuare il login con le credenziali scelte in Wubi e, successivamente, si potrà utilizzare il sistema o procedere a una configurazione personalizzata. L'installazione di default provvede già a montare le partizioni Microsoft Windows e tali risorse saranno accessibili direttamente dal desktop.
Per meglio comprendere alcune caratteristiche di Wubi e di questa particolare modalità di installazione è necessario avviare il pc scegliendo il sistema operativo Microsoft. Dal file browser si potrà accedere alla cartella Ubuntu verificandone il contenuto. Come era immaginabile, non sarà possibile accedere ai singoli file creati in ambiente linux, infatti, tali elementi sono contenuti del "file disk".
Ultima versione stabile rilasciata: 9.10 (Ottobre 2009).
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