I preliminari.
Per funzionare il DosEmu non è necessario avere un computer super dotato o file che non sono inclusi in una qualsiasi distribuzione. Per sicurezza, ecco cosa avete bisogno per compilare propriamente il DosEmu.
- Linux (ovviamente)
- i sorgenti di un kernel >= 1.1.45
- supportare nel kernel di linux i "file" IPC
- gcc >= 2.5.8 e libc >= 4.5.21
- bison
- flex
Comunque migliori informazioni possono essere trovate nell'HowTo del DosEmu, reperibile su ftp.unipd.it:/pub/Linux/pluto/docs/HOWTO.
Il patch del kernel.
Con l'ultima release del DosEmu vi è la possibilità di poter eseguire anche Windows 3.x, anche se bisogna precedentemente patch-are il kernel. La cosa è molto più semplice di quanto si possa pensare. Nella sotto-directory dpmi/ nella directory del sorgente del DosEmu vi è il file kernel.diff che è il file necessario per effettuare il patch-ing al kernel. Per effettuare questa operazione devi avere i permessi di root poiché bisogna andare a modificare i file sorgente del kernel di linux che di default sono di proprietà di root.
A questo punto le cose da fare sono :
- copiare il file kernel.diff nella directory /usr/src (o quella comunque appena precedente a quella dei sorgenti di linux)
- eseguire "patch kernel.diff"
- ricompilare il kernel
- sostituire il nuovo kernel a quello vecchio
- resettare la macchina
- compilare il dosemu
Configurare il makefile del dosemu prima di compilarlo.
Configurare il Makefile del dosemu è molto semplice visto che tutti i cambiamenti drastici sono preceduti da una spiegazione. Ma vediamo alcuni esempi (i più importanti logicamente). Inanzitutto se hai installato la slackware in formato ELF, tu puoi compilare il dosemu in ELF, cambiando la riga
Questo farà si che il dosemu non venga compilato per poter essere utilizzato sotto X.
Andando avanti nella scansione del Makefile principale, si possono trovare due righe, una commentata, l'altra no, riguardanti la variabile LINUX_KERNEL. Questa variabile d'ambiente contiene la directory ove i sorgenti del kernel di linux sono situati. Il makefile cercherà automaticamente codesta directory. Nel caso in cui non la trovasse visualizzerà il seguente messaggio d'errore:
Molto più avanti vi sono due delle righe più importanti per la corretta configurazione del Makefile del DosEmu. La prima è
Questo è tutto quello che devi sapere su come configurare egreggiamente la parte principale del DosEmu.
Compilare il DOSEMU.
Configurare il DOSEMU.
Configurare il DosEmu è facile quanto compilarlo. Nella directory examples/ vi è il file config.dist. Questo file è l'unico file necessario per il corretto funzionamento del DosEmu. Per default codesto file deve essere copiato nella directory /etc sotto il nome di dosemu.conf, logicamente con i permessi di root. Nel caso in cui tu non sia root o comunque il tuo sysadm non ti conceda di inserirlo nella directory di default, come detto pocanzi non ci sono problemi, basta copiarlo nella directory specificata nel Makefile alla voce CONFIG_FILE.
Anche questo file, il dosemu.conf, è facile da modificare poiché anche in questo caso, per ogni voce vi è, prima, una breve descrizione dei possibili cambiamenti. Partendo dalla testa del file troviamo come prima cosa la parte relativa ai flag per il debuging, tra i quali si annoverano il flag per il disk, per la porta seriale e per quella parallela e persino un flag per l'hardware. Per default questi flag sono disattivati tramite la parola off vicino ad ognuno di essi. Nel caso in cui si necessiti di settare qualche flag, basta mettere, come dice lo stesso file, on al posto di off ed il gioco è fatto. Proseguendo nella visione del file di configurazione si trovano in ordine: i settaggi per la tastiera, per la porta seriale e per quella parallela comprensiva di settaggio mouse, per il network e per l'emulazione del terminale, che per default è terminal { charset latin updatefreq 4 color on } Subito dopo la parte relativa al settaggio del terminale si trova il settaggio dell'X/windows nel caso in cui si voglia usare il DosEmu in una finestra dell'X/Windows e la parte necessaria al giusto configuramento relativo alla parte grafica.
I possibili settaggi di questa parte, come del resto quelli di tutte le altre, sono spiegate eccellentemente nello stesso file di configurazione, ed è quindi impossibile spiegare come e cosa cambiare in modo migliore di come ciò è già scritto nel codesto file.
Tornado alla scansione del "config", vi è una sola cosa da menzionare con maggiore attenzione: la parte relativa alle partizioni dos, o, come definite nel file stesso, per gli Hard Disks. Questa sezione è egreggiamente spiegata, con una piccola dimenticanza: viene menzionata solo il modo per settare una partizione dos. Nessun problema, ecco come risolvere il giallo: per settare una partizione il dosemu.config richiede una stringa simile a
Conclusioni.
Come si è potuto notare nella lettura dell'articolo, il DosEmu, si presenta come il migliore emulatore M$Dos in circolazione. Nulla è lasciato al caso, nulla è dimenticato, perfino i file di configurazione sono descritti più che egreggiamente, e questo porta la possibilità di fare errori molto vicina allo 0%. Praticamente il DosEmu è riuscito a fare quello che non è riuscita a fare, scusate il gioco di parole, la Micro$oft : far funzionare il Dos in multitasking.
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