È tra le distribuzioni Linux più utilizzate e famose. Per molti è il simbolo stesso del software libero.
Debian, con il suo carico di storia sulle spalle, vanta una nutrita schiera di fan nonostante non sia tra le distribuzioni più intuitive e semplici da utilizzare.
Dalla sua, però, ha una struttura logica e architetturale che la rendono tra le più solide presenti oggi sul mercato.
Per questo motivo moltissime altre distribuzioni Linux prendono le mosse dalla creatura dello sviluppatore statunitense Ian Murdock. Ad oggi se ne contano ben 144, di cui la più famosa è Ubuntu.
Cos'è Debian.
Debian è un sistema operativo composto da software libero in gran parte distribuito con licenza GNU General Public License.
L'OS (abbreviazione di operative system, “sistema operativo” in inglese) è realizzato sul web grazie alla collaborazione della comunità di sviluppatori indipendenti e volontari, i cui scopi coincidono con quelli del Debian Project.
Debian può poggiare sia su kernel Linux (in questo caso si parla di distribuzione Debian GNU/Linux) sia su kernel FreeBSD (in questo caso si parla di Debian GNU/kFreeBSD). Esiste inoltre un porting (operazione che serve a “trasportare” un programma originariamente sviluppato per un ambiente operativo in un altro ambiente operativo, andando ad agire sul suo codice sorgente) di Debian in modo che possa utilizzare il kernel GNU Hurd (in questo caso si parla di distribuzione Debian GNU/Hurd).
La storia di Debian.
Debian nacque nell'agosto 1993 su iniziativa di Ian Murdock, a quel tempo studente presso la Purdue University, nell’Indiana. Tra agosto e dicembre di quell'anno Murdock rilasciò le versioni dalla 0.01 alla 0.90, mentre tra il 1994 e il 1996 Murdock lavorò – supportato da una comunità crescente di sviluppatori indipendenti e hacker -sulle versioni dalla 0.91 alla 0.99.
Prima dell'uscita di Debian 1.0 Ian Murdock abbandonò il Debian Project, lasciando il testimone tra le mani del programmatore e padre dell’Open source initiative Bruce Perens. La versione 1.0 venne rilasciata nei primi mesi del 1996, mentre Debian 2.0 arrivò circa due anni dopo. È con questa versione del sistema operativo – e grazie ad un'alleanza con Corel e K Desktop Project – che l'ambiente desktop KDE venne introdotto tra quelli disponibili per l'utente.
Debian 3.0 è rilasciata nel luglio 2002, ad oltre 4 anni dalla versione precedente. Per la prima volta Debian era reso disponibile sia in formato DVD sia in formato CD ed era composto da oltre 8.500 pacchetti, ovvero sottoprogrammi e features più o meno opzionali, manutenuti da oltre 900 sviluppatori. La comunità di persone interessate alla creatura di Ian Murdock continuava quindi a crescere in maniera costante. Debian 3.1 Sarge arrivò il 6 giugno del 2005 e rappresentò un notevole passo in avanti rispetto al passato. Con questa versione vennero aggiornati il 73% dei pacchetti presenti e aggiunti programmi come OpenOffice, Firefox e Thunderbird. Presenti, inoltre, le versioni 2.4 e 2.6 del kernel Linux, XFree86 4.3, GNOME 2.8, KDE 3.3 e un nuovo installatore.
Debian 4.0 Etch è datata 8 aprile 2007, mentre poco meno di due anni dopo – febbraio 2009 – arriva Debian 5.0 Lenny. Allo stesso modo, le versioni Debian 6.0 e Debian 7.0 sono state rilasciate a cadenze più o meno regolari, distanziate due anni l'una dall'altra: la prima nel febbraio 2011, la seconda nel maggio 2013. Con l'ultima versione sono state introdotte molte novità, come il kernel Linux 3.2, l'ambiente desktop Gnome 3.4, LibreOffice 3.5.4 al posto di OpenOffice e molto altro ancora per un totale di ben 37.400 pacchetti.
Le caratteristiche di Debian.
Nonostante ne esistano numerose versioni e vari porting con altri kernel, Debian è conosciuta quasi esclusivamente come distribuzione Linux. Installando Debian sul proprio computer si avrà accesso ad una repository – ovvero ad un database di programmi e pacchetti – composto da oltre 37 mila pacchetti eseguibili. Si tratta solamente di software libero (sotto licenza GNU), anche se gli utenti hanno ugualmente la possibilità di aggiungere ed installare software proprietario. Ad oggi Debian è disponibile, nelle sue varie versioni, a seconda dei pacchetti da installare, in 10 differenti immagini DVD e 69 immagini CD, anche se l'utente avrà bisogno di un solo DVD o un solo CD per poter installare il sistema operativo base all'interno del proprio computer. Debian, infatti, utilizza le repository online per l'installazione di software aggiuntivo e per gli aggiornamenti.
Tra i vari ambienti desktop disponibili troviamo i più conosciuti KDE, Gnome, Xfce e LXDE e i meno conosciuti Enlightment, Openbox, Fluxbox e GNUstep.
Da Debian 6.0 in poi, oltre alle versioni disponibili per CD e DVD è disponibile anche una versione ottimizzata per device USB: in questo modo gli utenti potranno installare il sistema operativo direttamente dalla chiavetta, senza necessità di ulteriori strumenti per l'estrazione dei pacchetti.
Tra le varie versioni disponibili c'è anche Debian Live (CD, DVD e USB). Gli utenti che vorranno provare o utilizzare il sistema operativo nato 21 anni fa da un'idea di Ian Murdock potranno farlo senza necessità di installarlo sul disco rigido del computer. Basterà, infatti, inserire uno dei supporti rimovibili prima citati e avviare il computer in modo che questi vengano letti prima del disco rigido, caricando quindi Debian in luogo del sistema operativo originale istallato nell’hard disk senza per questo cancellarlo o rovinarlo in alcun modo. Una soluzione ideale per chi non vuole azzardare l'installazione dell'OS prima di aver verificato la completa compatibilità con il suo computer e con tutte le periferiche utilizzate.
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