lunedì 20 gennaio 2025

Guida all’utilizzo di Celestia: Menù contestuale (con Clic-dx sugli Oggetti)

Maria Susana Diaz | 16:20 |
celestia-Pluto_Charon
  1. Quando in Celestia si clicca col pulsante destro [clic-dx] su un oggetto (stella, pianeta, luna, vascello, asteroide, cometa, eccetera) si apre un menù contestuale con varie funzioni; qui elenchiamo queste funzioni:

  2. Vai A, Segui e Sincronizza Orbita (vedere la sezione Navigazione nelle pagine seguenti).

  3. Informazioni Celestia contiene degli hyperlink a molti siti web; selezionando “Informazioni” dal menù del pulsante destro si viene collegati a siti appropriati e si ottengono informazioni supplementari. Ad esempio Celestia si college al sito web “nineplanets.org” per ulteriori informazioni sui pianeti del nostro sistema solare. Si noti che non tutti gli oggetti hanno siti di informazioni; questo è vero, in particolare, per vascelli spaziali ed add-on creati da volontari.

  4. Vettori) di riferimento – visualizza frecce e griglie che aiutano ad identificare l’orientamento degli oggetti nello spazio; Celestia ricorderà queste impostazioni e la volta successiva che il programma sarà lanciato, esse saranno attive. In dettaglio:

    1. Mostra gli assi del Corpo – mostra tre frecce che rappresentano gli assi X, Y e Z delle coordinate dell’oggetto. L’asse Z indica il polo nord; l’asse X indica la posizione dell’equinozio invernale nell’anno giuliano 2000, sull’asse equatoriale medio; (ad esempio la longitudine 0 all’equatore); l’asse Y indica la direzione a 90° dall’asse X sul piano equatoriale.

    2. Mostra gli assi dei bordi – mostra tre frecce X, Y e Z simili alle precedenti ma le frecce sono orientate secondo il modello interno del corpo; esse forniscono un riferimento per gli sviluppatori ed i modellatori nell’orientazione dei loro modelli in Celestia.

    3. Mostra la direzione del sole – punta una freccia verso il sole

    4. Mostra il vettore velocità – punta un vettore (freccia) nella direzione in cui l’oggetto si muove sulla sua orbita

    5. Mostra la griglia planetografica piazza una griglia di coordinate sferiche, con etichetta, sull’oggetto (pianeta, luna, vascello, asteroide o cometa). Nota: non si applica alle stelle.

    1. Mostra il Terminatore – pone una linea gialla sulla localizzazione approssimata del terminatore solare (la linea di divisone fra zona illuminata e zona in ombra); può essere utile quando si considerano le stagioni, poiché il terminatore cambia nel corso dell’anno; all’equinozio il terminatore passa esattamente fra i poli.

  1. Satelliti - Se un oggetti ha satelliti o lune artificiali ed essi sono identificati come tali nei loro file interni al programma (chiamati file ssc), essi verranno identificati qui; selezionarne uno e premere i tasti [G] per andarci, [C], [F], [Y] o [T] per centrarlo, seguirlo, sincronizzarne l’orbita o agganciarlo. Si noti che non tutti gli oggetti artificiali sono designati come satelliti; questo dipende dal progettista dell’oggetto. Se un oggetto in orbita attorno ad un altro non è specificatamente chiamato “satellite”, Celestia presume che sia una luna e come tale lo considera nel menù [clic-dx].

  2. Superfici Alternative - Celestia viene fornito con una piccolo collezione di mappe che il programma usa per disegnare la superficie di pianeti, lune, asteroidi, veicoli spaziali, eccetera. Celestia ha grande cura di includere mappe che sono vere, complete o parziali fotografie dei pianeta o delle lune; in questo modo le immagini del programma sono accurate in modo impressionante; comunque in vari siti web sono scaricabili degli add-on sviluppati dai membri del forum, che definiscono mappe di Superfici Alternative per molti oggetti spaziali. Per esempio si può comandare a Celestia di caricare un’immagine della terra come sarebbe apparsa 4 miliardi di anni fa, subito dopo la sua formazione; la sua superficie sarebbe ricoperta da crateri e fiumi di lava. Un’altra Superficie Alternativa disponibile per la Terra è questa griglia con latitudine e longitudine che sovrappone una mappa con l’equatore, il primo meridiano, i tropici del Cancro e del Capricorno eccetera, sull’immagine attuale del pianeta. Una terza popolare mappa mostra la terra all’era dei ghiacci; si vede il pianeta coperto dai ghiacci ed i confini della copertura ghiacciata. Superfici Alternative sono anche utilizzate spesso per mostrare le mappe della temperatura globale, delle elevazioni, la topografia od altri dati geografici/educativi.

Solo una superficie alternative per volta viene mostrata; se è disponibile (è stata installata nella cartella extras di Celestia) una superficie alternativa, essa verrà elencata in questo menù; è sufficiente cliccare sul suo nome e Celestia caricherà e disegnerà le mappe alternative. Per ritornare alla mappa originale “normale” si DEVE fare di nuovo clic-dx sull’oggetto, selezionare “Superfici Alternative” e selezionare la mappa “Normale”.

Le superfici alternative sono degli add-on che devono essere scaricati ed installati nella cartella extras di Celestia; molte si possono trovare nel Sito web del “Filone madre” di Celestia, all’indirizzo http://www.celestiamotherlode.net/. Le superfici alternative citate sopra possono essere trovate all’indirizzo:

http://www.celestiamotherlode.net/catalog/show_addon_details.php?addon_id=1012.

  1. Mappe dei limiti noti tasti [Shift e +] – Le superfici di alcuni corpi del sistema solare sono state fotografate o mappate solo parzialmente; per default Celestia usa delle mappe in cui le regioni ignote sono riempite con dettagli plausibili, che sono usualmente clonati da alcune delle parti mappate del corpo ma Celestia include anche un insieme di mappe definite 'mappe dei limiti noti' (LOK Limits of knowledge) che mostrano vuote le aree ignote, evidenziando chiaramente dove i nostri veicoli spaziali hanno puntato o no le loro macchine fotografiche. I tasti [Shift +] passano alternativamente fra le mappe “interpretative” e quelle dei limiti effettivamente noti, se esse sono disponibili nei file di Celestia.

Figura 40 – Mercurio con la superficie riempita cliccare qui per vedere Figura 41 – Veri limiti noti

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