Il futuro dei brevetti software in Europa è incerto. La direttiva sui brevetti software è stata ufficialmente rigettata il 6 luglio 2005, dopo sette anni di campagne condotte da persone della FSFE e di altre organizzazioni, soprattutto di una delle nostre organizzazioni associate, la FFII. È stata una vittoria che dimostra la competenza legislativa della comunità del Software Libero, ma la lotta non è ancora finita. Maggiori informazioni sullo stato attuale dei brevetti software nell'Unione Europea sono disponibili in questo articolo del novembre 2007: Esistono i brevetti software nell'Unione Europea?
È probabile che la questione dei brevetti software si ripresenti sotto forma del "Brevetto comunitario" o dello "European Patent Litigation Agreement" (EPLA). I dettagli di come queste iniziative potrebbero introdurre i brevetti software sono descritti in questo articolo dell'agosto 2006: Il futuro della battaglia sui brevetti. La FSFE continuerà ad occuparsi di questo problema.
Alcune iniziative della FSFE.
2007 - in corso: IPRED2 - La direttiva criminalizzante
La Commissione Europea ha proposto di rendere reati penali le violazioni di brevetti, diritti d'autore, marchi e altre leggi comunemente raggruppate nel termine "proprietà intellettuale", inasprendo le pene e consentendo misure investigative invasive. Pare che i brevetti saranno esclusi da questa direttiva, ma il processo legislativo è tuttora in corso, e ci sono molti altri aspetti dannosi in questa direttiva che vanno corretti.
2006-2007: Versione 3 della GNU GPL
Durante i 18 mesi di consultazione pubblica per la stesura della GPLv3, la FSFE ha aiutato la comunità a partecipare al processo. Tra gli altri miglioramenti, la GPLv3 offre migliore proptezione agli sviluppatori di Software Libero contro le cause per violazione di brevetto. Una licenza può attenuare solo parzialmente i pericoli dei brevetti software, può però contribuire a rendere più semplice lo sviluppo di Software Libero in certi aspetti.
12 luglio 2006: audizione presso la Commissione Europea
Ciaran O'Riordan ha rappresentato la FSFE e ha rilasciato una dichiarazione per suo conto nell'audizione organizzata dalla Commissione Europea sul futuro del sistema dei brevetti.
31 marzo 2006: risposta al questionario della Commissione Europea sui brevetti
La FSFE ha inviato la propria risposta al questionario della Commissione Europea intitolato "Il sistema brevettuale in Europa".
6 luglio 2005: la direttiva viene abbandonata
Dopo anni di lotta, il Parlamento Europeo ha rigettato la direttiva sui brevetti software con 648 voti su 680.
1 luglio 2005: punti fondamentali sulla seconda lettura
A una settimana dal voto in seconda lettura da parte del Parlamento Europeo, la FSFE ha pubblicato una spiegazione semplificata di tutti i punti oscuri della questione. Il testo è stato pubblicato in 6 lingue, grazie al lavoro del gruppo di traduttori della FSFE.
28 giugno 2005: memorandum di Karlsruhe
La Free Software Foundation Europe ha pubblicato il 28 giugno il memorandum di Karlsruhe contro i brevetti software. L'appello ha raccolto più di 200 firmatari durante l'edizione di quest'anno del GNU/LinuxTag a Karlsruhe. Il testo sostiene, citando evidenze scientifiche, che i brevetti software danneggeranno l'innovazione e l'occupazione in Europa. Tra i firmatari figurano i presidenti di alcuni tra i maggiori sindacati europei. Tutti gli europarlamentari hanno ricevuto una copia del memorandum.
Perché i brevetti software sono un male.
La Free Software Foundation Europe sta lavorando attivamente contro l'introduzione dei brevetti software in Europa. Gli appelli all'innovazione e alla competitività provenienti dai sostenitori dei brevetti software non hanno alcun fondamento scientifico né alcun supporto empirico. In realtà i brevetti software
- instaurano dei monopoli su idee astratte;
- ostacolano l'innovazione, potendo essere rilasciati senza aver prodotto alcuna implementazione (codice sorgente) impediscono di fatto la ricerca;
- ostacolano la concorrenza di mercato, garantendo un potere di mercato spropositato ai soggetti dominanti;
- ostacolano la rivelazione delle idee, la motivazione originaria per l'introduzione del sistema brevettuale;
- riducono la competitività europea;
- ostacolano l'interoperabilità, aumentando la dipendenza da un singolo fornitore;
- diffondono i loro effetti negativi in molte altre aree dell'economia.
È importante non confondere i brevetti sul software con il diritto d'autore sul software. Mentre il diritto d'autore è riconosciuto sull'implementazione, sul programma vero e proprio, i brevetti sono riconosciuti su idee che potrebbero essere implementate in software. Usando la musica come metafora, il brevetto si potrebbe applicare al concetto di "sinfonia per un certo insieme strumentale", non alla "Seconda di Beethoven".
Per saperne di più sui brevetti, sui brevetti software e sulla differenza tra brevetto e diritto d'autore, si veda la pagina background.
Approfondimenti.
- Per conoscere gli eventi accaduti prima della bocciatura della direttiva, si veda la nostra vecchia pagina della situazione attuale.
- Vi invitiamo anche ad approfondire altri aspetti dei brevetti software nella nostra sezione Ulteriori letture.
- La campagna contro la brevettabilità del software in Europa è guidata dalla Foundation for a Free Information Infrastructure. Per informazioni aggiornate, si veda il suo wiki delle notizie sui brevetti software.
- L'elenco di trascrizioni di presentazioni sui brevetti software, come quella dell'intervento di Richard Sallman del 2004: I pericoli dei brevetti software
- Un'analisi delle proposte legislative dell'Unione Europea, scritta dopo la bocciatura della direttiva EU sui brevetti software.
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